13 agosto, 2006

Come raggiungere e verificare la soddisfazione... ovvero le aspettative del cliente

Un obiettivo da perseguire è quello di eliminare le carenze di informazione. Senza informazione non può esserci comunicazione. Il punto di partenza è costituito dalla valutazione dei bisogni e delle aspettative, sia espresse che implicite; scoprire e conoscere “dove” si trova oggi il cliente e come si sente al fine di valutare la sua condizione. Si indaga sul livello di soddisfazione/insoddisfazione con strumenti specifici e domande dirette tese a individuare le caratteristiche che deve avere il prodotto/servizio, poiché una applicazione, che per definizione è “su misura” non può essere individuata senza questa indispensabile analisi. Inoltre, alla fase di interviste vanno fatte seguire delle verifiche e, se necessario, ulteriori supplementi di informazioni per poter dare al cliente la visibilità totale delle opportunità offerte. In sintesi va instaurato un dialogo ricco di contenuti dove, di volta in volta, si valutino i benefici raggiunti e quelli ancora da raggiungere e si dia traccia del miglior modo per conseguire l’auspicato cambiamento. Attraverso l’esperienza d’uso si arriva all’appagamento del cliente; dalla diffidenza si arriva alla comprensione della preferenza di marca, di modello, del percorso di adattamento effettuato. Questi aspetti al giorno d’oggi, potrebbero essere più facilmente conseguiti “sovradimensionando” le soluzioni ma sono modalità che non fanno riconoscere all’audioprotesista quella professionalità frutto di competenza e passione. La competenza va “manifestata” al cliente anche con modalità semplice e con un’attenzione costante. Per esempio invitare nei cicli previsti il cliente a fare gli opportuni controlli, informarlo su tutte le novità, porre attenzione allo stato di salute delle sue orecchie, verificare il livello di perdita uditiva nel tempo e altro ancora, sono tutti fattori che concorrono a “tastare il polso” e che enfatizzano quella indispensabile sensazione di qualità che è opportuno ci sia. Fornire “informazioni”, aggiornamenti, notizie e curiosità, anche internazionali, legate al mondo della sordità, sul funzionamento e benefici di accessori, sono tutti elementi che, condivisi con il cliente, consentono altre opportunità di contatto. E’ un modo per creare “cultura” contribuendo a normalizzare sempre più il settore e trasmettere serenità facendo si che l’argomento protesico venga trattato diffusamente. Per esempio, le tecnologie nei servizi per gli audiolesi, ormai hanno un ritmo di evoluzione molto simile a quello presente nel mercato dei computer. Da un lato il microchip la fa da padrone e, dall’altro, si è consolidato l’interesse commerciale verso quest‘area di mercato purtroppo in aumento. Ecco allora apparire sms vocalizzati, apparecchi acustici senza pila o altre sofisticazioni incredibili solo fino a qualche anno fa. Vale la pena essere informati e soprattutto informare.

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